SOGNO O SON DESTO? di Simona Sentieri
Un artista che fa fantasy è un po’ come un ritrattista che fa caricature, ma poi, perché no? Per fare caricatu-re, ci vuole una buona mano, un occhio critico e tanta fantasia. C’è forse un limite, limitatorio, limitante, in arte? Ecco, io consiglierei a tutti gli artisti che si dedicano alle arti visive e alla scrittura, di fare un viaggetto nel Fantasy.
Forse si arriva anche a pensare: ma quanto tempo ho perso, quanto gioco mi sono sottratto, nel fare le cose troppo sul serio? Perché il fantasy in realtà è serissimo, è solo “diversamente serio”.
Prima di Harry Potter, già il Sommo Poeta lo era, un personaggio fantasy. A suo modo, la Divina Commedia fu un vero fantasy-letterario, illustrato tra l’altro in maniera magistralmente fantasy dal grande Gustav Dorè.
È stato il mio primo approccio all’illustrazione fantasti-ca, quando avevo circa 10 anni. Topolino non mi “acchiappava”.
Quindi mi faccio delle domande. Non è fantasy la Porta dell’Inferno di Rodin, che lo ossessionò tutta la vita? Oppure lo stesso Goya coi suoi disegni di mostruosi esseri umani? E il Decamerone, il Don Chisciotte, oppure Agilulfo & company nel Cavaliere Inesistente, il Barone Rampante o il Visconte Dimezzato… visto che oggi si parla tanto di Italo Calvino. E ancora, Dalì, che non si considerava un surrealista ma un delirante, quanti personaggi ha dipinto, e quanti paesaggi e storie fantasy?
Non è forse onirico il fascino che aleggia quando ammiriamo un’opera impressionista oppure astratta che sia di Degas o di Rothko? Non è forse l’immaginazione che ci fa viaggiare? Non è forse l’immaginazione quel cocchio dorato su cui arriva a trovarci, trainata da unicorni bianchi, la fantasia? Potrebbe anche essere,perché no? Io così mi immagino che giunga a noi la fantasia.
Il Fantasy è il gioco serio del surrealismo, è il delirio dell’astrattismo, la ribellione del minimalismo, la legge-rezza dell’iperrealismo, il tuttotondo del fumetto.
Leggiamo su internet che “per fantasy si intende un genere in cui gli elementi fantastici prevalgono su quelli realistici”. Ma allora tutto é fantasy. Da sempre. Dalle facce scomposte di Picasso, alla Proserpina del Canova, dal San Girolamo di Caravaggio alla Gioconda. Potrei sostenere che tutto quello che l’arte ha rappresentato fino ad oggi sia un fantasy, a cominciare persino dalla Nike di Samotracia: chi ha mai visto realmente una donna con le ali?
Ecco, usciamo nel mondo e vediamo ingiustizie, guerre, distruzione globale… gli elementi realistici diventano un fantasy horror.
Si, chiedo a coloro che sorridono di fronte a un fumetto fantasy, a un racconto fantasy, di non essere tanto certi che non si sia mai vista una cosa simile, di non sorridere pensando che il fantasy sia un’espressione in-feriore dell’arte o una cosa impossibile a vedersi, forse non si sono semplicemente accorti che la fantasia è par-te fondamentale di un’artista e della vita stessa. L’artista è parte fondamentale di una società, lui dice sempre la verità.
Nessuno dimentichi che giocare è una cosa seria. La fantasia è la spinta che fa muovere grandi artisti, grandi imprese, persino lo scienziato senza fantasia non avreb-be scritto la regola sulla relatività.
…o forse è tutto immaginario…?
…forse è tutto un sogno…
Perché no?